sabato 3 febbraio 2018

Monte San Giorgio

Il Monte San Giorgio, elevandosi con i suoi 837 metri sulla piana sottostante, rappresenta la propaggine più avanzata della catena alpina occidentale verso la pianura torinese. L'area ha un importante valore storico-culturale poiché porta i segni delle remote civiltà che l'abitarono. Nei pressi della vetta sono infatti state scoperte alcune decine di coppelle incise nei massi e sulla cima si erge una cappelletta dell'XI secolo, oltre ai resti di un'antica cisterna per la raccolta dell'acqua piovana e di un monastero.
Le favorevoli condizioni climatiche che caratterizzano le pendici del Monte San Giorgio hanno agevolato fin dall'antichità l'insediamento umano; i primi reperti risalgono all'VIII secolo a.C., più consistenti sono le testimonianze di epoca romana. Il costone che dalla cima scende verso sud ospita i più importanti insediamenti storici: le rovine del Castello del Gran Merlone sono di epoca longobarda; un altro Castello iniziato nel XVI secolo non fu mai completato; il Castello dei Nove Merli è tuttora abitato. Questi Castelli facevano parte di un complesso sistema fortificato di cui rimangono le tracce delle mura e che dovevano comprendere nella parte più bassa due complessi difensivi. Il centro abilitato di Piossasco (Bourgià), a una ventina di Km. da Torino, conserva riconoscibile l'antico tessuto urbano costituito da edifici rurali, mulini, cappelle, ville circondate da parchi.