venerdì 29 dicembre 2017

Patrimonio Linguistico del Piemonte

Sin dalla sua istituzione la Regione Piemonte è stata particolarmente attenta alla tutela del suo patrimonio linguistico storico. Infatti lo Statuto – deliberato dal Consiglio regionale nella seduta del 10 novembre 1970 ed approvato con legge dello Stato n. 338 il 22 maggio 1971 – , integrato e modificato dalla Legge regionale statutaria 4 marzo 2005, n. 1, recita: “La Regione tutela e promuove l'originale patrimonio linguistico della comunità piemontese, nonché quello delle minoranze occitana, franco-provenzale e walser” (l.r. 1 / 2005, art. 7, comma 4). Successivamente, dalla fine degli anni Settanta, la materia è stata normata con altri specifici provvedimenti recentemente integrati e modificati, tra i quali troviamo la legge regionale n. 26 del 10 aprile 1990 “Tutela, valorizzazione e promozione della conoscenza dell’originale patrimonio linguistico del Piemonte”, successivamente integrata e modificata dalla legge regionale n. 37 del 17 giugno 1997. La l.r. 26 / 1990 è stata recentemente abrogata dalla legge regionale n. 11 del 7 aprile 2009 “Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico del Piemonte", finalizzata alla tutela e valorizzazione dell’originale patrimonio culturale e linguistico del Piemonte nonché delle minoranze occitana, franco-provenzale e walser. Anche  la Legge 15 dicembre 1999, n. 482 “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche”  ha riconosciuto, per la nostra Regione, l’occitano, il francese, il francoprovenzale e il walser (escludendo il piemontese), rappresentando un forte segnale del rinnovato interesse per le lingue minoritarie, sia a livello nazionale che europeo