Sin dalla sua istituzione la Regione Piemonte è stata particolarmente
attenta alla tutela del suo patrimonio linguistico storico. Infatti lo
Statuto – deliberato dal Consiglio regionale nella seduta del 10
novembre 1970 ed approvato con legge dello Stato n. 338 il 22 maggio
1971 – , integrato e modificato dalla Legge regionale statutaria 4 marzo
2005, n. 1, recita: “La Regione tutela e promuove l'originale
patrimonio linguistico della comunità piemontese, nonché quello delle
minoranze occitana, franco-provenzale e walser” (l.r. 1 / 2005, art. 7,
comma 4). Successivamente, dalla fine degli anni Settanta, la materia è
stata normata con altri specifici provvedimenti recentemente integrati e
modificati, tra i quali troviamo la legge regionale n. 26 del 10 aprile
1990 “Tutela, valorizzazione e promozione della conoscenza dell’originale patrimonio linguistico del Piemonte”,
successivamente integrata e modificata dalla legge regionale n. 37 del
17 giugno 1997. La l.r. 26 / 1990 è stata recentemente abrogata dalla
legge regionale n. 11 del 7 aprile 2009 “Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio linguistico del Piemonte",
finalizzata alla tutela e valorizzazione dell’originale patrimonio
culturale e linguistico del Piemonte nonché delle minoranze occitana,
franco-provenzale e walser. Anche la Legge 15 dicembre 1999, n. 482 “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche” ha riconosciuto, per la nostra Regione, l’occitano, il francese, il
francoprovenzale e il walser (escludendo il piemontese), rappresentando
un forte segnale del rinnovato interesse per le lingue minoritarie, sia
a livello nazionale che europeo